COME NASCE LA MOSTRA “STORIE DI BAMBINI”
Federico, Michelangelo, Igor, Dora, Willy ed altri, sono i protagonisti, con le loro storie avvincenti eppure così diverse tra loro, della mostra “Storie di Bambini”.
Ognuno di loro occupa una struttura espositiva, con circa 12 disegni originali dei libri illustrati e già pubblicati, permettendo al visitatore di conoscere il mondo affascinante di questi personaggi.
Il libro “Agata Smeralda” invece è stato concepito in occasione della mostra stessa ed è stato pubblicato dalla casa editrice Franco Cosimo Panini di Modena: è naturalmente il libro faro di questa iniziativa.
“Agata Smeralda” è nato dalla visita dell’artista Letizia Galli all’Istituto degli Innocenti di Firenze. << Entrare in questo luogo a me sconosciuto >> – afferma Letizia Galli – << scoprire questo mondo intatto da secoli, nato per la volontà e la generosità di persone eccellenti del primo Rinascimento a Firenze e destinato all’accoglienza di tanti bambini messi al mondo e poi abbandonati per necessità o per rifiuto, ha provocato in me un vero e proprio shock emozionale. I cittadini di Firenze hanno voluto offrire agli orfani ed ai miserelli una vera e propria reggia, incaricando del progetto il più celebre architetto di quel tempo, Filippo Brunelleschi. Le mie “Storie di Bambini” precedenti a questa scoperta, cioè i personaggi dei miei libri, narrano di situazioni molto particolari, dalla più estrema povertà (Igor e Abdou) ai sogni di quei bambini che lottarono fino a diventare dei geni da adulti (Federico, Michelangelo ecc.), a quelli in difficoltà (Dora), vinte col proprio coraggio. La storia di Agata mi è venuta in mente subito dopo quella visita. Racconta, in maniera del tutto immaginaria, la vita della prima bambina lasciata nella finestra ferrata dello Spedale e la sua determinazione a servirsi solo della propria autonomia di pensiero per evolversi nel corso della propria esistenza. Una sorta di filo magico ed un universo allargato la lega a tante altre storie di bambini, orfani e non, che sono presentate nella mostra. >>